Gallerie e centri commerciali svolgono ancora un ruolo fondamentale per il commercio e per l’economia nazionale e nei prossimi mesi parte dei fondi del PNRR potrebbero rimettere in moto molte operazioni di refitting e restyling proprio di questi luoghi.
A valle degli effetti quasi catastrofici della pandemia i nuovi interventi di riqualificazione continuano a regalare alle persone concetti legati alla sensorialità e alla percezione emotiva dei luoghi d’acquisto anche grazie all’esperienza multicanale o crosscanale. La vita commerciale al pari di quella sociale si rivolgerà sempre più anche agli spazi esterni di corti aperte, dehors, giardini rispettando il trend legato al benessere fisico e mentale.
Ma l’abbandono dei nostri territori di catene internazionali quali Domino’s, Gap, Banana Republic e Tory Brunch, che incarnano stili globalizzanti danno un’altra chiara idea rispetto alle attuali esigenze “particolari” del consumatore che vive gli spazi del retail. Questo cerca di ritrovare il proprio territorio e le proprie tradizioni in spazi che fino ad oggi lo hanno negato.
L’ultima considerazione riguarda i servizi alla persona che necessariamente completeranno il mix funzionale degli spazi commerciali: saranno adeguati al target sociale e all’età anagrafica e i protagonisti, esattamente come tutti gli operatori commerciali, giocheranno i proprio ruolo nell’aggiornamento del settore.